Visualizzazione post con etichetta nativi americani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta nativi americani. Mostra tutti i post

12 luglio 2014

Evoluzione e cambiamento


"Se il Grande Spirito avesse voluto che noi vivessimo sempre nello stesso posto, avrebbe lasciato fermo il mondo."

(Detto Nativo Americano)


29 giugno 2014

La pratica del Viaggio Sciamanico



Il viaggio sciamanico è forse la più nota delle pratiche provenienti dai popoli Nativi Americani. Per comprendere meglio di cosa si tratti è necessario fare un piccolo passo indietro per inquadrare bene il contesto dove questo si colloca.

Secondo la cosmologia pellerossa (visione condivisa in realtà da molte altre culture), viene identificata oltre alla realtà fisica (o ordinaria) una realtà spirituale (o non-ordinaria). Questa realtà si manifesta in tre Mondi sottili "stratificati", chiamati "Mondo di Sotto" o "Mondo Inferiore", "Mondo di Mezzo" o "Mondo Intermedio" e "Mondo di Sopra" o "Mondo Superiore". Questi tre livelli sono interconnessi dal cosiddetto "albero cosmico" (generalmente nelle culture occidentali simboleggiato da una Betulla), attraverso il quale lo sciamano riesce a passare da un livello ad un altro. 

Lo sciamano per potere intraprendere un viaggio deve prima raggiungere uno stato alterato di coscienza (quello che gli consentirà di raggiungere "la visione"), vale a dire lo stato theta delle onde cerebrali, quello in cui si raggiunge il massimo picco di rilassamento, immaginazione e distacco dal mondo fisico. Per poter raggiungere questo stato, viene per lo più utilizzato il suono costante di un tamburo che rallenta l'attività cerebrale placando i pensieri. Esistono anche altre tecniche per l'alterazione dello stato di coscienza, come l'utilizzo dei sonagli. L'uso delle sostanze psicotrope non è assolutamente necessario ed in realtà il suo utilizzo è molto meno frequente di quello che si possa pensare.

Il viaggio sciamanico è comunque un'esperienza lucida, in cui il viaggiatore ricopre un ruolo fortemente attivo. In molte culture in cui si lavora sui piani sottili, sono gli Spiriti ad essere richiamati sul piano materiale; in questa pratica accade proprio il contrario: è lo sciamano che accede ad una realtà al di fuori dello spazio-tempo tradizionale per incontrare Spiriti evoluti e ricevere guida per la propria evoluzione personale (o per qualcun altro). Lo sciamano si reca nei mondi Inferiore e Superiore (molto più raramente nel Mondo di Mezzo) per cercare consiglio, poiché sono luoghi caratterizzati da saggezza, amore, compassione e sincerità.

Consideriamo il Viaggio Sciamanico come una tecnica estremamente versatile, poiché grazie a questa pratica è possibile svolgere numerosi lavori energetici, i quali spaziano dal recupero del potere personale, alla guarigione spirituale, al recupero dei frammenti d'anima, la ricerca degli animali totem, alla divinazione e molto altro ancora.

06 marzo 2014

Totem: Istrice


Parole chiave: protezione, senso di rinnovamento, fiducia, non-aggressività, innocenza, verità.

L'istrice, chiamato anche porcospino (da non confondere con il riccio), è un animale appartenente alla famiglia dei roditori. Si tratta di un animale dalla taglia piccolo-media, grande dai 60cm agli 80 cm; ciò che lo caratterizza e lo rende a tutti riconoscibile è la massiccia presenza di lunghi aculei su tutto il suo dorso. Tali aculei sono erettili ed hanno la possibilità di staccarsi facilmente dal corpo dell'istrice. In questo modo l'animale è protetto dagli attacchi dei predatori, i quali possono ritrovarsi facilmente infilzati.

Vediamo quindi come una delle principali caratteristiche dello spirito dell'istrice sia quella della protezione energetica. Il porcospino ci invita a sentirci liberi dalle nostre colpe, dalla nostra vergogna e a richiamare il nostro potere personale in piena e completa sicurezza. Ci invita ad essere noi stessi, poiché le accuse e le critiche altrui non possono in alcun modo scalfirci.

Attraverso l'istrice possiamo entrare in contatto con la nostra innocenza bambina, aprendo il nostro cuore a quelle cose che ci riempiono di gioia, rimanendo schermati da ciò che può ferirci. Per far ciò è comunque necessario concentrare le proprie energie sulla fiducia e sulla sincerità. Con la fede nel proprio potere interiore, è possibile far accadere ogni cosa.

Il porcospino ci invita ad osservare il mondo con un rinnovato senso di stupore e meraviglia.


09 agosto 2013

Lunga vita


“Nella casa della lunga vita io cammino,
nella casa della felicità io cammino,

la bellezza è davanti a me io cammino con lei,

la bellezza è sotto di me io cammino con lei,

la bellezza è sopra di me io cammino con lei,

la bellezza è tutto intorno a me io cammino con lei,

nel viaggio della mia vecchiaia io cammino con lei,

e sulla pista selavaggia io cammino con lei”

 

Canto Navaho 

10 maggio 2013

Canto di Potere


"Oggi sono molte le persone che lamentano una mancanza di energia, nel corpo e nella vita. Attraverso la mia pratica spirituale ho scoperto che, eseguendo uno qualsiasi dei miei canti di potere, non solo mi sento in espansione, ma provo anche la sensazione molto concreta di avere un potere enorme, che percepisco come forza vitale ed energia che mi riempiono il corpo. Io consiglio ai pazienti e agli studenti che si sentono depressi e privi di energia di cantare una canzone di potere di loro invenzione. Funziona sempre."

("Medicina per la Terra", Sandra Ingerman - Edizioni Crisalide)

 

25 aprile 2013

Parla con gli Animali


"Se parli con gli animali essi parleranno con te conoscendosi l'un l'altro. Se non si parla con loro li si temerà perché non li si conosce. Ciò che si teme si tende a distruggerlo."

(Capo Dan George, Tsleil-Waututh, Canada)

 

17 aprile 2013

Preghiera Sioux della Compassione


"Oh Grande Spirito, fa' che io 
non critichi né giudichi mai nessuno
prima di aver camminato nei suoi mocassini
per una mezza luna"

(Preghiera Sioux)  

16 aprile 2013

L'USO DEL CERCHIO - IL RECUPERO DELL'ANIMA


"[...] Qualche ora dopo cominciai il mio lavoro con Ailo. Volevo aiutare il mio amico con tutta me stessa, affinché potesse tornare a casa integro e con tutta l'energia che gli sarebbe stata necessaria per affrontare con successo le sfide che lo attendevano. [...]

Chiesi a tutti i presenti di formare un cerchio, tenendosi per mano. 'Fate dei respiri lenti e profondi, elevando così sia il vostro livello energetico che quello del cerchio. [...] Sentivo il sangue pulsare in ogni vena del corpo, mentre un calore enorme saliva su verso il plesso solare e le braccia, fino ad infiammarmi il viso. Era come se fossi diventata molto più grande. Stavo attingendo al potere del cerchio e accrescevo al tempo stesso la sua potenza. [...]

Poi chiesi a Ailo di staccarsi dal cerchio e di mettersi al centro di esso assieme a me. Dopodicché l'uomo si distese sul mio tappeto. Vicino alla sua testa c'era una candela accesa: l'unica presente nella stanza. Mi inginocchiai accanto a lui, presi il mio sonaglio e cominciai a cantare il mio canto. Sentivo che nel mio corpo scorreva un potere molto più forte rispetto a quando lavoro da sola. Ero perfettamente conscia del sostegno che mi giungeva dall'energia del cerchio. Mi sentivo così grande e ricolma di potere! [...]

Mi distesi accanto ad Ailo, mantenendomi in contatto con il suo corpo. Per chi stava suonando il tamburo, questo era il segnale per suonare più forte ad un ritmo moderatamente rapido e costante."  


("Il Recupero dell'Anima", Sandra Ingerman - Edizioni Crisalide)

14 marzo 2013

Totem: Volpe


Parole chiave: astuzia, velocità, adattamento, strategia, saggezza, attenzione, concentrazione, percezione, osservazione, udito

La volpe è un animale non molto grande appartenente alla famiglia dei canidi. Ne esistono più di 20 specie, ma la più comune è certamente la Volpe Rossa. Il pelo ha un colore rosso arancione con parti bianche, la testa è piccola con il muso appuntito, il loro corpo è grande fino agli 80 cm, ma considerando la loro voluminosa e lunga coda si può arrivare anche alla lunghezza di 120 cm.

Si tratta di un animale che vive generalmente in piccole famiglie o in piccoli gruppi, ma occasionalmente è possibile ritrovare qualche esemplare solitario. Sono animali dal grande spirito di adattamento e perciò sono molto diffuse in tantissimi territori.

Per quanto riguarda il suo significato simbolico osserviamo come questo animale sia stato sempre preso in considerazione in diverse epoche e civiltà. Ad esempio in Cina è stata sempre collegata alla vita dopo la morte: si pensava che fosse proprio una volpe a far comprendere alla persona che fosse giunto il momento di passare oltre. In Giappone invece è considerato uno "Spirito della Pioggia", messaggero di Inari divinità del Riso: per loro è simbolo di longevità e protezione dalle forze del male. I Celti hanno sempre considerato la Volpe un animale dalla grande saggezza e una guida nel mondo degli Spiriti, per la sua approfondita conoscenza dei boschi e delle foreste. Nelle tribù Native Americane invece è stata sempre considerata come un nobile messaggero.

Una delle caratteristiche che colpisce di più della Volpe è la sua innata capacità di variare il colore del mantello a seconda delle stagioni per potersi mimetizzare con l'ambiente circostante: durante le stagioni nevose il suo pelo è candido e bianco, mentre nelle altre il suo pelo tende al rosso marrone, consentendogli di passare totalmente inosservata. Il primo messaggio chiave che ci viene dato è appunto la capacità di mimesi e di adattamento al territorio in cui ci troviamo. Inoltre la Volpe è associata per antonomasia alla furbizia e alla scaltrezza

I suoi occhi non distinguono i colori, ma in compenso sono in grado di vedere oggetti in movimento mantenendo la messa a fuoco stabile. Per questo motivo molti credono che la volpe sia in grado di vedere regolarmente gli esseri del "Mondo di Mezzo" o "Regno intermedio".

Il messaggio di questo animale totem è quindi quello di imparare a destreggiarsi nella vita, con molta furbizia e scaltrezza per prevenire gli attacchi degli altriE' necessario imparare ad essere svegli e rapidi per potere evitare tutte quelle situazioni problematiche che ci vengono generate da comportamenti poco benevoli di altri. 

 

21 febbraio 2013

Canto Navajo


Sono andato 
alla fine della terra,
sono andato
alla fine delle acque,
sono andato
alla fine del cielo,
sono andato
alla fine delle montagne:
non ho trovato nessuno
che non fosse mio amico.

(Canto Navajo)  


12 febbraio 2013

Percorsi di Formazione Professionale a Distanza

Percorsi di Formazione Articolata a Distanza
(Sito web "La Ruota di Medicina" - Insegnante Shamal Deborah Nappi)

Si tratta di percorsi di studio decisamente più articolati, volti ad una preparazione approfondita e vasta. Comprendo delle attivazioni energetiche e dei corsi da seguire (a distanza). Si può sempre contare sulla completa assistenza da parte degli insegnanti. A fine percorso viene rilasciato un attestato formativo.

Per qualunque chiarimento potete comunque contattare i responsabili del sito della Ruota di Medicina.

01 febbraio 2013

Totem: Cervo



Il Cervo è un animale dal grande significato simbolico che attraverso la sua presenza ci ricorda l'importanza della rigenerazione vitale. Infatti, in modo periodico, il cervo rinnova le sue corna (simbolo di unione tra il Cielo e la Terra per la somiglianza ai rami di un albero) per potere affrontare al meglio il tempo che verrà. Le corna sono quindi il simbolo della sua longevità e degli stadi evolutivi da lui affrontati. E' un animale molto saggio in grado di elargire consigli per la propria evoluzione spirituale.


Rappresenta il recupero delle forze e della vitalità: è un animale dal temperamento equilibrato, in grado però di tirare fuori la sua energia e la sua determinazione al momento giusto per affrontare il percorso che lo attende.

Secondo i Nativi Americani il cervo racchiude in sé l'essenza dell'amore incondizionato: ci insegna ad amare gli altri per quello che sono, accettandone i pregi e i difetti.  


01 dicembre 2012

Il cerchio di Cristalli




IL CERCHIO SACRO CON I CRISTALLI

Costruisci un cerchio di cristalli intorno a te, procedendo in senso orario: ad est un citrino o una calcite gialla, a sud un diaspro rosso o un rubino, ad ovest un onice nero o un'ossidiana, a nord una magnesite od un'agata bianca. Tieni un cristallo di rocca in mano, oppure un'avventurina verde. Mettiti al centro del cerchio, e chiudilo percorrendo idealmente
il suo perimetro (sempre in senso orario), con il dico indice o con una punta di quarzo.

Rimani a meditare al centro di questo cerchio, ricevendone sostegno e consapevolezza.
Quando termini la meditazione, riapri il cerchio percorrendolo con il dito indice (o la punta di quarzo) in senso antiorario; ringrazia i cristalli che hanno lavorato per te, e purificali.



LA RUOTA DI MEDICINA PER L'INTENTO

 Costruisci un piccolo cerchio di pietre come il precedente, ma in scala minore, in modo che sia orientato correttamente. Può avere un diametro di 10-20 cm. Mentre lo costruisci visualizza l'intenzione per cui desideri muovere energia, purchè si tratti di un intento etico, e non vengano manipolati gli altri. Tutto deve avvenire nella Luce per per il bene di tutti. Lascia questa ruota posizionata nell'ambiente, fin quando non avrà terminato il suo lavoro (anche qualche mese, se è necessario), poi togli i cristalli in senso antiorario, ringraziali e purificali.



Tratto dalla pagina "La Via dei Cristalli"


23 settembre 2012

La Ruota di Medicina del popolo Q'eros


Il termine "medicina" assume per le popolazioni sciamaniche sud americane una connotazione ben diversa da quella occidentale. Medicina non è la stretta guarigione fisica, ma piuttosto un qualcosa di molto più profondo e significativo: è il potere personale che si ottiene dalla conoscenza e dal legame con l'Universo che ci circonda e ci accoglie. Solo instaurando un legame vero e autentico con la Natura è possibile ritrovare l'armonia interiore.

La Ruota di Medicina è uno strumento antichissimo utilizzato dagli sciamani per collegarsi appunto con le forze della Natura. Si tratta sostanzialmente di un cerchio formato da pietre, all'interno del quale viene formata una croce. Approfondiamo la simbologia utilizzata. Per comprendere meglio il senso di questo spazio sacro, occorre prima inquadrare il pensiero dei popoli Nativi Americani. Mentre nella tradizione Europea Celtica tutto si basa su "come in alto, così in basso", la cultura Amerindiana si fonda su "come fuori, così dentro". Per questo motivo si parte dall'osservazione del mondo che ci circonda, dall'ordine naturale delle cose, per riportare in benessere all'interno del corpo e dell'anima. Dunque il cerchio, simbolo di perfezione e di armonia, viene preso in prestito dai cicli naturali (il giorno e la notte, le stagioni, le fasi della vita, le fasi lunari). La croce serve invece ad indicare le Quattro Direzioni Sacre. Ogni direzione rappresenta un particolare aspetto della vita: meditando all'interno del Cerchio Sacro rivolti verso una specifica direzione è possibile risvegliare in noi quel determinato potere. 

Ad ogni direzione vengono associati degli spiriti protettori. "Chiamare" le Quattro Direzioni significa attivare il potere di ognuna di esse con un sonaglio chiedendo agli spiriti naturali protettori di quella specifica direzione di far parte del Cerchio. A seconda delle varie popolazioni degli Indiani d'America, tali associazioni possono variare. Desideravo in questo post esaminare quella dei Q'eros, ultima popolazione erede della cultura sciamanica Inca.




Nord

 Il Nord è il luogo in cui dimora la saggezza e gli insegnamenti antichi. Viene associato il colore bianco che rappresenta la completezza in quanto somma di tutti i colori. L'elemento legato a questa direzione è l'aria, collegata all'intelletto, alla mente in genere e alla comunicazione. Tale luogo degli antenati corrisponde al periodo dell'inverno, fase di stasi e di preparazione per la vita che verrà. Lo spirito animale protettore di questa direzione è Siwarkente, il colibrì, portatore di gioia; beve direttamente il suo nettare dalla Vita e ci insegna ad intraprendere i viaggi che possono sembrare impossibili. Direzione del rinnovamento, della rigenerazione, dell'introspezione per la rimozione dei condizionamenti.


Est

 E' la direzione dove Nonno Sole si leva e comincia il suo percorso. E' la direzione dell'elevazione spirituale, dell'illuminazione e della misura del proprio potere. Si associa il colore giallo, simbolo di vita. Legato a questa direzione troviamo il fuoco, l'elemento dello spirito che arde. E' il corrispettivo della primavera, dove tutto comincia a germogliare e a fiorire. E' la nascita e la giovinezza. Lo spirito animale protettore di questa direzione è tradizionalmente Kuntor, il Condor, che ci guida nell'osservare tutto da altre prospettive, con chiarezza; è tempo di prendere il volo verso un livello dalla vibrazione più elevata. E' la direzione della comprensione degli insegnamenti e dell'ispirazione spirituale.


Sud

 E' il luogo d'origine delle emozioni, della paura e della fiducia. Il Sole si trova nel punto più alto del suo intero percorso e per questo corrisponde alla fanciullezza e all'estate. Il colore corrispondente è il rosso del vigore e del coraggio, il colore del sangue che scorre nelle vene. L'elemento associato è l'acqua, fonte assoluta di vita, che governa i nostri sentimenti, le nostre emozioni e il nostro passato. Lo spirito animale protettore di questa direzione è Sachamama, ovvero il Serpente, Madre delle Acque; ci insegna a staccarci dai traumi e dagli avvenimenti passati allo stesso modo in cui lui si distacca dal vecchio cambiando pelle. In questa direzione ricca di innocenza, chiamata per l'appunto anche "la Via del Bambino", si impara a fluire nella realtà affrontando i propri blocchi emozionali, a costo di perdere la propria sicurezza.


Ovest

 Qui Nonno Sole giunge alla fine del suo percorso lasciando spazio a Nonna Luna. L'Ovest è il luogo della materia, della manifestazione pratica, del corpo fisico. Il nero si collega all'elemento terra, simbolo di stabilità, forza e consistenza. Rappresenta l'autunno e l'età adulta. Lo spirito animale protettore dell'Ovest è Ottorongo, il Giaguaro, sciamano tra gli animali e protettore della Montagna e del Tuono; ci mette in contatto con il nostro potere interiore e con le nostre capacità personali, donandoci la forza di tirar fuori ciò che è necessario; rappresenta il principio di nascita-morte ed il relativo senso di rinnovamento. E' la direzione della trasformazione, della guarigione, del rafforzamento della volontà e dell'espressione del potere interiore.


Centro

 Il Centro è il punto d'unione di tutte le direzioni, è la comprensione del tutto, la consapevolezza che ci porta ad essere in armonia con noi stessi e con l'equilibrio Universale. Il centro è la responsabilità dell'azione, la presa di coscienza della propria condizione vitale, il fulcro della vita.

05 settembre 2012

Medicina dell'Uomo-Nel-Labirinto



" 'Se-Eh-Ha' è il vostro spirito-guida personale nella vita. I labirinto rappresenta la nostra vita, con tutte le sue svolte e giri viziosi. Può anche essere detto il vostro angelo custode nativo. 'Fratello Maggiore' cura il nostro equilibrio spirituale, emozionale e fisico ed è il nostro protettore. Al centro 'E-Thoi', il nostro 'Padre Sole', attende di benedirci. [...]

Dal giorno in cui siamo venuti al mondo, noi esseri umani affrontiamo quotidianamente dei problemi. 'Se-Eh-Ha', il nostro 'Fratello Maggiore', viene al nostro fianco per aiutarci nei problemi che rendono dura la nostra vita. E' presente per tutta la nostra vita, sebbene la sua presenza sia conosciuta a pochi.

Tutti noi ci siamo trovati prima o poi in ciò che ci pareva un grosso problema. Improvvisamente, senza alcuno sforzo, tranne la preoccupazione e il sonno perso, il problema che ci sembrava tanto grande, è svanito. E' in quel momento che 'Se-Eh-Ha' è venuto in aiuto di uno dei suoi assistiti.

Trattate l'Uomo-Nel-Labirinto con rispetto ed egli vi aiuterà sempre. "


(tratto da "La Medicina del Popolo delle Pietre", Manny Twofeathers, Ed. "Il punto d'incontro)


27 luglio 2012

Canto Apache: Addio al Moribondo


Ascolta bene,
prima di partire:
parla di noi,
chiedi la pioggia,
e figli in abbondanza.
Ritorna spesso tra di noi,
seguendo il fumo
del focolare,
portando notizie di pace.
Ricordarsi di te sarà facile.
 
(Canto Apache)
 
 

Mi hai insegnato tanto e mi hai donato molto di più. Adesso fa' buon viaggio, ricordarsi di te sarà davvero facile.

Souen

19 luglio 2012

Totem: Colibrì


Nome nativo americano: guani, guacariga, thanagila
Direzione: ovest
Elemento: acqua
Periodo: giorno

Caratteristiche

 Gioia, amore, energia, giocosità, allegria, vitalità, senso della bellezza, infinito, equilibrio, rinnovamento, godere di ciò che ci circonda.

Questo uccello dal piumaggio sgargiante e assai variegato è il più piccolo volatile al mondo, raggiungendo la dimensione minima di 5-6 cm coda inclusa. Si nutre del dolce nettare dei fiori e la sua più grande caratteristica è data dal suo particolare volo: riuscendo a battere le ali fino ad 80 volte al secondo è in grado di "restare sospeso" nella sua posizione e potersi muovere indifferentemente in ogni direzione.

  Secondo il simbolismo Nativo Americano il Colibrì è il simbolo per eccellenza dell'amore incondizionato per gli altri e per la vita: questo piccolo uccellino cerca sempre instancabilmente la dolcezza della vita e riesce a godere a pieno della bellezza dei fiori e della natura che lo circonda. Allo stesso tempo è un elemento d'aiuto nella riproduzione dei fiori poiché nutrendosi aiuta la diffusione del polline! 

E' il totem che apre il cuore, dispensando gioia, amore, armonia e bellezza. Ci insegna a ridere e a godere del creato, a trovare la magia e la bellezza di ciò che ci circonda in modo da apprezzare completamente il significato di essere vivi.


Secondo alcune popolazioni Sud Americane è anche simbolo di resurrezione, poiché la notte col freddo si paralizza ma al sorgere del sole torna al suo rapido volo.



18 luglio 2012

Canto della Notte dei Navajo


Voce dall'alto,
voce di tuono,
dall'oscurità delle nubi
parlami!
Voce dal basso,
voce della cavalletta,
dal verde delle piante
parlami!
Così possa la terra
essere bella.

(Canto cerimoniale dei Navajo)



(tratto da "Preghiere Pellerossa - Viaggio nell'anima degli Indiani d'America - Ed. "Il punto di incontro")
 

25 giugno 2012

Totem: Giaguaro


Nome nativo americano: yaguara, nahuel
Direzione: ovest
Elemento: terra, fuoco
Mondo vegetale: ayahuasca
Periodo: notte, eclissi di luna o di sole

Caratteristiche 

Senso dell'opportunità, forza, sopravvivenza, scatto, potere sciamanico, affermazione personale, autosufficienza, individualismo, silenzio.

Il nome indio "yaguara" significa "colui che uccide in un balzo" e sottolinea la grande potenza di tale animale. Considerato come l'equivalente sudamericano della tigre, il giaguaro è un felino dalla robusta muscolatura e dalla forte mascella. Nonostante non goda della stessa agilità del leopardo, riesce comunque ad essere un abile arrampicatore. Ama molto l'acqua.

Per i nativi americani, il giaguaro è sostanzialmente lo sciamano tra gli animali. Ha in lui una forza grandiosa e versatile. Si tratta di un animale lunare e rappresenta la Terra che al tramonto prende il posto del Sole. La direzione a lui associata è l'ovest, direzione del Mondo Sotterraneo, della Terra dei Morti e del Tuono. Questo totem ci aiuta molto nella scoperta dei nostri talenti e delle nostre capacità personali: ciò richiede però grande impegno e sforzo ed una profonda ricerca interiore, durante la quale è necessario cominciare a fidarsi del proprio potere interiore. In quanto "sciamano" del regno animale, il giaguaro vede oltre la semplice realtà fisica delle cose, coglio ciò che gli altri in genere non colgono.


13 giugno 2012

La terra mi insegna


La terra mi insegna l'immobilità, 
come l'erba che si placa con la luce.
La terra mi insegna la sofferenza,
come le vecchie pietre che soffrono per i ricordi.
La terra mi insegna l'umiltà,
come i boccioli che sono umili,  all'inizio.
La terra mi insegna la sollecitudine,
come la madre che mette al sicuro la prole.
La terra mi insegna il coraggio,
come l'albero che si drizza solitario.
La terra mi insegna il limite,
come la formica che striscia al suolo.
La terra mi insegna la libertà,
come l'aquila che si libra in cielo.
La terra mi insegna la rassegnazione,
come le foglie che cadono in autunno.
La terra mi insegna la rigenerazione,
come il seme che germoglia a primavera.
La terra mi insegna a dimenticarmi di me stesso,
come la neve sciolta che dimentica al sua vita.
La terra mi insegna a ricordare la gentilezza,
come i campi secchi che piangono con la pioggia.

(Preghiera Ute)

(tratto da "Preghiere Pellerossa - Viaggio nell'anima degli Indiani d'America - Ed. "Il punto di incontro")