Il termine "medicina" assume per le popolazioni sciamaniche sud americane una connotazione ben diversa da quella occidentale. Medicina non è la stretta guarigione fisica, ma piuttosto un qualcosa di molto più profondo e significativo: è il potere personale che si ottiene dalla conoscenza e dal legame con l'Universo che ci circonda e ci accoglie. Solo instaurando un legame vero e autentico con la Natura è possibile ritrovare l'armonia interiore.
La Ruota di Medicina è uno strumento antichissimo utilizzato dagli sciamani per collegarsi appunto con le forze della Natura. Si tratta sostanzialmente di un cerchio formato da pietre, all'interno del quale viene formata una croce. Approfondiamo la simbologia utilizzata. Per comprendere meglio il senso di questo spazio sacro, occorre prima inquadrare il pensiero dei popoli Nativi Americani. Mentre nella tradizione Europea Celtica tutto si basa su "come in alto, così in basso", la cultura Amerindiana si fonda su "come fuori, così dentro". Per questo motivo si parte dall'osservazione del mondo che ci circonda, dall'ordine naturale delle cose, per riportare in benessere all'interno del corpo e dell'anima. Dunque il cerchio, simbolo di perfezione e di armonia, viene preso in prestito dai cicli naturali (il giorno e la notte, le stagioni, le fasi della vita, le fasi lunari). La croce serve invece ad indicare le Quattro Direzioni Sacre. Ogni direzione rappresenta un particolare aspetto della vita: meditando all'interno del Cerchio Sacro rivolti verso una specifica direzione è possibile risvegliare in noi quel determinato potere.
Ad ogni direzione vengono associati degli spiriti protettori. "Chiamare" le Quattro Direzioni significa attivare il potere di ognuna di esse con un sonaglio chiedendo agli spiriti naturali protettori di quella specifica direzione di far parte del Cerchio. A seconda delle varie popolazioni degli Indiani d'America, tali associazioni possono variare. Desideravo in questo post esaminare quella dei Q'eros, ultima popolazione erede della cultura sciamanica Inca.
Nord
Il Nord è il luogo in cui dimora la saggezza e gli insegnamenti antichi. Viene associato il colore bianco che rappresenta la completezza in quanto somma di tutti i colori. L'elemento legato a questa direzione è l'aria, collegata all'intelletto, alla mente in genere e alla comunicazione. Tale luogo degli antenati corrisponde al periodo dell'inverno, fase di stasi e di preparazione per la vita che verrà. Lo spirito animale protettore di questa direzione è Siwarkente, il colibrì, portatore di gioia; beve direttamente il suo nettare dalla Vita e ci insegna ad intraprendere i viaggi che possono sembrare impossibili. Direzione del rinnovamento, della rigenerazione, dell'introspezione per la rimozione dei condizionamenti.
Est
E' la direzione dove Nonno Sole si leva e comincia il suo percorso. E' la direzione dell'elevazione spirituale, dell'illuminazione e della misura del proprio potere. Si associa il colore giallo, simbolo di vita. Legato a questa direzione troviamo il fuoco, l'elemento dello spirito che arde. E' il corrispettivo della primavera, dove tutto comincia a germogliare e a fiorire. E' la nascita e la giovinezza. Lo spirito animale protettore di questa direzione è tradizionalmente Kuntor, il Condor, che ci guida nell'osservare tutto da altre prospettive, con chiarezza; è tempo di prendere il volo verso un livello dalla vibrazione più elevata. E' la direzione della comprensione degli insegnamenti e dell'ispirazione spirituale.
E' il luogo d'origine delle emozioni, della paura e della fiducia. Il Sole si trova nel punto più alto del suo intero percorso e per questo corrisponde alla fanciullezza e all'estate. Il colore corrispondente è il rosso del vigore e del coraggio, il colore del sangue che scorre nelle vene. L'elemento associato è l'acqua, fonte assoluta di vita, che governa i nostri sentimenti, le nostre emozioni e il nostro passato. Lo spirito animale protettore di questa direzione è Sachamama, ovvero il Serpente, Madre delle Acque; ci insegna a staccarci dai traumi e dagli avvenimenti passati allo stesso modo in cui lui si distacca dal vecchio cambiando pelle. In questa direzione ricca di innocenza, chiamata per l'appunto anche "la Via del Bambino", si impara a fluire nella realtà affrontando i propri blocchi emozionali, a costo di perdere la propria sicurezza.
Sud
Ovest
Centro
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