29 giugno 2014

La pratica del Viaggio Sciamanico



Il viaggio sciamanico è forse la più nota delle pratiche provenienti dai popoli Nativi Americani. Per comprendere meglio di cosa si tratti è necessario fare un piccolo passo indietro per inquadrare bene il contesto dove questo si colloca.

Secondo la cosmologia pellerossa (visione condivisa in realtà da molte altre culture), viene identificata oltre alla realtà fisica (o ordinaria) una realtà spirituale (o non-ordinaria). Questa realtà si manifesta in tre Mondi sottili "stratificati", chiamati "Mondo di Sotto" o "Mondo Inferiore", "Mondo di Mezzo" o "Mondo Intermedio" e "Mondo di Sopra" o "Mondo Superiore". Questi tre livelli sono interconnessi dal cosiddetto "albero cosmico" (generalmente nelle culture occidentali simboleggiato da una Betulla), attraverso il quale lo sciamano riesce a passare da un livello ad un altro. 

Lo sciamano per potere intraprendere un viaggio deve prima raggiungere uno stato alterato di coscienza (quello che gli consentirà di raggiungere "la visione"), vale a dire lo stato theta delle onde cerebrali, quello in cui si raggiunge il massimo picco di rilassamento, immaginazione e distacco dal mondo fisico. Per poter raggiungere questo stato, viene per lo più utilizzato il suono costante di un tamburo che rallenta l'attività cerebrale placando i pensieri. Esistono anche altre tecniche per l'alterazione dello stato di coscienza, come l'utilizzo dei sonagli. L'uso delle sostanze psicotrope non è assolutamente necessario ed in realtà il suo utilizzo è molto meno frequente di quello che si possa pensare.

Il viaggio sciamanico è comunque un'esperienza lucida, in cui il viaggiatore ricopre un ruolo fortemente attivo. In molte culture in cui si lavora sui piani sottili, sono gli Spiriti ad essere richiamati sul piano materiale; in questa pratica accade proprio il contrario: è lo sciamano che accede ad una realtà al di fuori dello spazio-tempo tradizionale per incontrare Spiriti evoluti e ricevere guida per la propria evoluzione personale (o per qualcun altro). Lo sciamano si reca nei mondi Inferiore e Superiore (molto più raramente nel Mondo di Mezzo) per cercare consiglio, poiché sono luoghi caratterizzati da saggezza, amore, compassione e sincerità.

Consideriamo il Viaggio Sciamanico come una tecnica estremamente versatile, poiché grazie a questa pratica è possibile svolgere numerosi lavori energetici, i quali spaziano dal recupero del potere personale, alla guarigione spirituale, al recupero dei frammenti d'anima, la ricerca degli animali totem, alla divinazione e molto altro ancora.

2 commenti:

  1. ahhhh te lo ricordi il quarzo moffo di bahia? beh lo abbiamo usato durante una regressione, è servito sia da ancoraggio che per il ritorno.

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    1. Dai!! :) SI in effetti è abbastanza comune utilizzare in queste pratiche dei cristalli per il radicamento. Come dici tu tengono ben saldi alla realtà e facilitano il ritorno al piano fisico. Che bello poi il moffo di bahia :)

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