Chakra

La parola Chakra deriva dall'antica lingua Sanscrita e generalmente assume il significato di "vortice di energia". Questi centri di energia (sono 7 i principali, ma ne esistono di altri minori) costituiscono la porta di scambio energetico tra l'esterno ed il nostro corpo. Sono il collegamento tra il corpo fisico ed il corpo di luce. Ciascuno di questi centri è associato ad un organo o ad una ghiandola e regola inoltre alcuni aspetti specifici della vita. 

I chakra principali, ad esclusione del primo e del settimo, sono bipolari: ciò significa che si presentano sia anteriormente che posteriormente.

1. Muladhara Chakra o Chakra della Radice
Il nome sta a significare per l'appunto "radice e sostegno" ed è rappresentato da un fiore di loto rosso a quattro petali. E' collocato nella zona del perineo, come una sorta di imbuto capovolto ed è associato alle
ghiandole surrenali. E' il centro energetico del radicamento, del collegamento diretto con la Madre Terra. Controlla direttamente la vitalità fisica, gli istinti, i desideri e le gelosie. La tenacia, l'autoconservazione, la forza vitale, il ritmo, la capacità di imporsi sono tutti aspetti positivi legati a questo centro energetico. Un funzionamento disarmonico di questo chakra genera rabbia, atteggiamenti autodistruttivi, incapacità di vivere il quotidiano, assenza di senso pratico e distacco dalal realtà. Il suo omologo è il Chakra della Corona. Tra le pietre adatte al riequilibrio del Chakra della Radice vi sono tormalina nera, ematite, ossidiana, onice, diaspro sanguigno e rubino. Gli olii essenziali che favoriscono un buon funzionamento del centro energetico sono il patchouli, la mirra e il ylang-ylang.

2. Swadhisthana Chakra o Chakra Sacrale

Questo centro di energia, il cui simbolo è un fiore di loto arancione a sei petali, si trova un paio di dita sotto
l'ombelico. Coincide con quello che gli orientali chiamano "hara", il centro vitale dell'uomo. Il nome significa "dolcezza". Controlla a livello fisico l'apparato riproduttore. Tale centro è legato sostanzialmente con la consapevolezza del proprio corpo, con la vitalità, l'energia guaritrice, la creatività ed il piacere. Un cattivo funzionamento del Chakra Sacrale può causare dipendenza dal piacere, eccessiva istintività, sensi di colpa, mancanza di autostima e problemi relazionali. Tra i cristalli legati a questo chakra menzioniamo in primis la corniola, l'ambra, ed il granato. Alcuni olii essenziali suggeriti sono il sandalo, l'arancio e il rosmarino.

3. Manipura Chakra o Chakra del Plesso Solare
Il significato di questo fiore giallo a dieci petali è "splendido gioiello" ed è situato esattamente sul plesso solare, al di sotto dello sterno. E' associato al pancreas. E' il centro regolatore della coscienza di sè,
dell'emotività, della spontaneità. E' la sede principale della vita emozionale. Un attività non regolare di tale chakra provoca insensibilità, autocommiserazione, insicurezza, timore dell'autorità, carenza di autostima, iperattività e continua ricerca di approvazione da parte degli altri. Si ha una forte tendenza all'errata valutazione della propria posizione rispetto agli altri sia in senso negativo che in senso positivo. Cristalli consigliati: calcite gialla, occhio di tigre, quarzo citrino, pirite e tormalina gialla. Tra le essenze invece annoveriamo la camomilla, la menta piperita, la lavanda, l'alloro ed il ginepro.

4. Anahata Chakra o Chakra del Cuore
La traduzione del nome Sanscrito è "non danneggiato" ed il simbolo utilizzato per rappresentarlo è un fiore di
loto a dodici petali di colore verde. E' il centro dell'amore incondizionato verso se stessi e gli altri, dell'empatia, della compassione, della tolleranza e del perdono. E' la sede principale dello Spirito. Regola l'equilibrio generale ed il senso di apertura verso gli altri. Un funzionamento errato del chakra provoca apatia, freddezza, timore di coinvolgimenti affettivi, tendenza al dare e al non ricevere. Possono verificarsi anche eccessive forme di dipendenza dall'affetto delle persone vicine. Le pietre adatte per riequilibrare questo centro energetico sono l'avventurina, la malachite, la giada, l'agata muschiata e lo smeraldo. Per quanto riguarda gli olii essenziali citiamo invece il bergamotto, la maggiorana e la melissa.

5.  Vishudda Chakra o Chakra della Gola

Letteralmente tradotto dal verbo "purificare" è rappresentato da un fiore di loto blu a sedici petali. E' legato alla gola e all'apparato respiratorio. E' il chakra dell'espressione e della comunicazione con l'esterno. Regola la capacità d'ascolto, la sincerità e l'espressività in ogni sua forma. Una buona attività di tale centro consente una espressione chiara e cristallina dei propri pensieri e delle proprie convinzioni. Al contrario, uno squilibrio di questo chakra provoca introversione, timidezza, incapacità di esprimere e far valere le proprie idee. I cristalli adatti al trattamento di questo chakra sono la crisocolla, l'acquamarina, il lapislazzuli, il turchese, la sodalite e l'amazzonite. Le essenze adatte sono invece il pompelmo, il giacinto ed il muschio bianco.


6. Ajna Chakra o Chakra del Terzo Occhio

Il nome può essere tradotto con il verbo "percepire"; tale chakra, un fiore di loto viola con due petali, è
connesso con la ghiandola pineale. E' il centro energetico della spiritualità, della visualizzazione mentale e dell'intuizione. Come il Chakra della Gola, anche questo centro energetico è legato alla comunicazione, ma questa volta interna. E' la sede del legame coi sogni e con la visione interiore o extrasensoriale. E' atto a governare lo sviluppo della capacità di concentrazione, del sesto senso, degli stati mistici e della proiezione mentale. Gli squilibri di questo chakra si manifestano con sogni confusi o assenti, pensieri incontrollati e sgradevoli. Un funzionamento scorretto spinge spesso al rifiuto di accettare qualunque cosa non sia razionalmente spiegabile. La pietra per eccellenza adatta a questo chakra è l'ametista, ma altrettanto valide sono il lapislazzuli, il quarzo ialino, la fluorite viola e la sugilite. Tra gli olii essenziali ricordiamo la menta, la mirra e l'incenso.

7. Sahasrara Chakra o Chakra della Corona
Situato sul capo come un imbuto (analogo e speculare al Chakra della Radice) tale chakra è rappresentato da
un fiore di loto bianco dai mille petali, così come afferma il nome stesso. Bilancia la connessione tra l'interiore e l'esteriore della persona e fa da collegamento diretto con l'Io spirituale. Determina l'apertura e la dilatazione della coscienza. Lo sviluppo pieno e completo del Chakra della Corona porta ad una comunione con la forza creatrice dell'universo. Porta ad uno stato di purificazione, appagamento spirituale e totale liberazione dalle limitazioni degli istinti.  Al contrario, uno squilibrio a tale centro d'energia può provocare la mancanza di senso, depressione, indecisione e dissociazione dalla realtà. Il suo omologo, come precedentemente detto, è il Chakra della Radice. Tra i cristalli spiccano il quarzo ialino, la selenite e la fluorite. Tra gli olii essenziali troviamo ancora la lavanda.


Abbiamo fino ad ora esaminato in dettaglio i 7 chakra tradizionali, nonché i maggiori. Come precedentemente detto esistono però numerosi altri chakra minori che assolvono ad altre funzioni importanti. Verranno esaminati di seguito solo alcuni di questi:

   - Chakra degli Occhi: sono due e sono situati dietro ciascun occhio. Sono strettamente connessi al Ajna Chakra, anche se regolano prinicpalmente la visione della vita in modo meno intuitivo. Possono essere considerati come il collegamento tra il mondo esterno e la nostra anima. Il calcedonio blu trova grande risonanza con questi due chakra,. addolcendo e rendendo armonica la visione della vita.


   - Chakra del Mento: regola l'aspetto della decisionalità. La celestina può essere utile per riarmonizzare in modo dolce tale chakra.


   - Chakra Clavicolari: sono due e sono collocati appena al di sotto delle clavicole, esattamente sugli apici polmonari. Con dei diaspri rossi o con dei quarzi rosa si ottiene una "rigenerazione" del respiro, che porta una grande carica di energia e di ottimismo.


   - Chakra del Fegato: regola i sentimenti "negativi" come l'ira. Una tendenza a reprimere la rabbia causa un blocco energetico di questo chakra. E' possibile intervenire con del diaspro rosso, del granato o dell'agata.


   - Chakra della Milza: un funzionamento poco armonico di questo centro energetico causa insoddisfazione. La crisocolla può essere una buona alleata per il ripristino del suo corretto funzionamento.

   - Chakra dei Gomiti: sono strettamente legati alle capacità individuali. Trovano buona risonanza con la cianite.


   - Chakra delle Mani: sono collocati uno per palmo. Regolano lo scambio energetico con l'esterno della parte alta del corpo. E' possibile utilizzare delle punte di quarzo ialino opportunamente orientate.


   - Chakra delle Ginocchia: si trovano esattamente nelle cavità poplitee. Sono legati alle nostre paure e alla flessibilità comportamentale.


   - Chakra dei Piedi: collocati sotto gli archi plantari svolgono una funzione analoga a quella dei chakra delle mani, ma per la parte bassa del corpo. Gestiscono inoltre, insieme al Chakra della Radice il collegamento con la Terra. Si utilizzano sempre delle punte di quarzo ialino opportunamente orientate. Altri cristalli utili sono la tormalina e l'ematite.

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