08 maggio 2013

In viaggio verso la consapevolezza


Ormai da qualche tempo ho iniziato la mia attività come cristalloterapeuta ed ho avuto modo, nel corso di svariate sedute, di entrare in contatto con diverse persone, ognuna con la propria storia sulle spalle.

Ho notato che spesso molti si rivolgono alle discipline olistiche con la convinzione che "la pillola magica" farà il lavoro al posto loro e che, pochi minuti dopo la seduta, riusciranno a vedere tutto rosa e fiori risolvendo automaticamente ogni tipo di problema. Nulla di più lontano dalla realtà.
Per risolvere un problema è assolutamente necessario affrontare le situazioni e le pendenze che abbiamo nei nostri confronti e nei confronti degli altri. 
Per sbloccare la propria situazione personale è necessario mettersi in gioco in prima persona e affrontare faccia a faccia i nostri problemi. Solo in questo modo si potrà trarre un reale beneficio dalle discipline olistiche, sfruttando tutto il potenziale che ci viene offerto. Ma ricordiamo sempre prima di ogni cosa: noi siamo i responsabili della nostra guarigione.

Molto spesso a metà di un ciclo di trattamenti, parlando con l'interessato vengo a sapere che c'è stato un acuimento del disagio che si stava trattando: si tratta di un classico segnale che ci indica che per superare i nostri disagi dobbiamo semplicemente affrontarli e solo così riusciremo a riacquistare il nostro meritato benessere psicofisico. Se non affronteremo quell'ostacolo, prima o poi torneremo ancora a sbatterci la faccia. Non esiste un'altra possibilità. Dobbiamo sempre tenere a mente che la nostra guarigione spirituale è direttamente connessa alla voglia e alla disponibilità che abbiamo di metterci in gioco. A volte la strada verso la serenità è in piano e senza ostacoli, ma altre volte per raggiungere l'obiettivo può essere necessario un sano e salutare pianto... e non dobbiamo lasciarci spaventare da ciò! Ben vengano le lacrime che portano purificazione! 

E' una sorta di viaggio quello che si intraprende, un viaggio verso la consapevolezza personale, la piena coscienza di ciò che siamo, e nessun altro può percorrere la strada al posto nostro. Secondo la filosofia taoista, per poter trasformare uno stato d'animo è per prima cosa necessario riconoscerlo ed accettarlo. Per poter illuminare le nostre parti in ombra è innanzitutto necessario riconoscerle e  solo a quel punto è possibile dissiparle. Non si tratta di un qualcosa di semplice, mi sembra ovvio, ma posso garantirvi dalla mia piccola personale esperienza che ogni singolo istante speso per conquistare una maggiore consapevolezza di noi stessi vale molto più di tutte le "pillole magiche" che potremmo mai desiderare.

    

1 commento:

  1. beh, quello che l'essere umano fatica a capire è il fatto di esse lui stesso la propria bacchetta magica, che tutto il resto è una sorta di supporto, sostegno, aiuto affinché la suddetta bacchetta abbia più energie possibili per lavorare e trasformare ciò che è necessario mutare, per stare bene e essere abitanti della propria dimora :)

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