Quando mi trovo a parlare con persone che conosco, con amici, quando rivelo parte della mia vita e dico che faccio "l'apprendista sciamano", subito la maggior parte di loro al solo sentire la parola sciamano mi immagina con assurdi vestiti multicolor, un teschio di animale in testa, piume, pietre e ciondoli, bastone ricurvo mentre salto e ballo attorno ad un fuoco acceso, pronto a fare chissà quali "stregonerie", accompagnato da canti in lingue inconsuete ed erbe strane dall'odore penetrante.
Ok, sicuramente si tratta di un'immagine molto colorita, fantasiosa ed etnica.. ma come probabilmente molti di voi sanno, fare lo sciamano non è esattamente questo (o per lo meno queste non sono condizioni strettamente necessarie).
Intanto quando si parla di "sciamanismo" o "sciamanesimo" si tende solitamente a considerare solo quella ristretta fascia di sciamani Nativi Americani Pellerossa, altrimenti noti come Uomini di Medicina, che in tempi passati avevano il compito di occuparsi della salute spirituale dell'intera tribù. In realtà la tradizione sciamanica è qualcosa di decisamente più vasto, le cui radici affondano in luoghi, tempi e culture variegate. Sciamani erano sì gli Uomini di Medicina delle tribù native, come i Cherokee e i Lakota, ma sciamani erano anche i Curanderos Peruviani, le cui origini risalgono all'Impero Incaico; sciamani erano gli Stregoni Toltechi del Messico dell'epoca precolombiana, così come lo erano i Sacerdoti Maya e Aztechi, risalenti al 1500 a.C.; la figura dello Sciamano la troviamo anche dell'antica popolazione dei Guarani in Brasile, con il loro Sciamanismo Amazzonico; da non dimenticare nemmeno la nera Africa con i Sangoma della popolazione Zulù e gli Oungan Voodoo; gli sciamani li troviamo anche in Siberia (ed è effettivamente lì che si crede sia nato il termine sciamano, traendo origine dal termine tungusa samen). Da tenere sempre in considerazione i Maestri ed i Guru Indiani, gli Sciamani Australiani, i Kahuna Hawaiani, i Druidi Celti, le Streghe, i Sacerdoti e le Sacerdotesse Pagane della nostra Europa. Insomma, chi più ne ha più ne metta.
Chi è allora questo fantomatico sciamano?!
Come sempre è un problema di definizione e di rigidità mentale. Dal mio punto di vista, sciamano è colui che instaura un profondo contatto con la Madre Terra e con tutta la Natura che lo circonda, è colui che devolve buona parte del suo tempo alla continua ricerca della conoscenza di ciò che la Terra può offrire (come le piante, le erbe, i cristalli, ...), è colui che muove l'energia con la forza dell'intento e della visualizzazione e la destina alla protezione e alla guarigione spirituale; sciamano è colui che viaggia tra i mondi, per poter cambiare questo mondo. Chiamatelo sciamano, stregone, sacerdote, guru, sensitivo, curandero, chiamatelo come volete, se vi piace anche "tizio strano che fa cose molto strane", ma l'essenza della cosa rimane sempre quella.
Per fare lo sciamano non serve necessariamente un copricapo eccentrico, una pelle di orso, una lunga tunica o un bastone ricurvo. Ciò che davvero è necessario può essere riassunto in due semplici cose: voglia di camminare e di intraprendere un percorso personale che si sa da dove parte ma non si sa dove porta, e soprattutto tanto, ma proprio tanto tanto cuore.
Ok, sicuramente si tratta di un'immagine molto colorita, fantasiosa ed etnica.. ma come probabilmente molti di voi sanno, fare lo sciamano non è esattamente questo (o per lo meno queste non sono condizioni strettamente necessarie).
Intanto quando si parla di "sciamanismo" o "sciamanesimo" si tende solitamente a considerare solo quella ristretta fascia di sciamani Nativi Americani Pellerossa, altrimenti noti come Uomini di Medicina, che in tempi passati avevano il compito di occuparsi della salute spirituale dell'intera tribù. In realtà la tradizione sciamanica è qualcosa di decisamente più vasto, le cui radici affondano in luoghi, tempi e culture variegate. Sciamani erano sì gli Uomini di Medicina delle tribù native, come i Cherokee e i Lakota, ma sciamani erano anche i Curanderos Peruviani, le cui origini risalgono all'Impero Incaico; sciamani erano gli Stregoni Toltechi del Messico dell'epoca precolombiana, così come lo erano i Sacerdoti Maya e Aztechi, risalenti al 1500 a.C.; la figura dello Sciamano la troviamo anche dell'antica popolazione dei Guarani in Brasile, con il loro Sciamanismo Amazzonico; da non dimenticare nemmeno la nera Africa con i Sangoma della popolazione Zulù e gli Oungan Voodoo; gli sciamani li troviamo anche in Siberia (ed è effettivamente lì che si crede sia nato il termine sciamano, traendo origine dal termine tungusa samen). Da tenere sempre in considerazione i Maestri ed i Guru Indiani, gli Sciamani Australiani, i Kahuna Hawaiani, i Druidi Celti, le Streghe, i Sacerdoti e le Sacerdotesse Pagane della nostra Europa. Insomma, chi più ne ha più ne metta.
Chi è allora questo fantomatico sciamano?!
Come sempre è un problema di definizione e di rigidità mentale. Dal mio punto di vista, sciamano è colui che instaura un profondo contatto con la Madre Terra e con tutta la Natura che lo circonda, è colui che devolve buona parte del suo tempo alla continua ricerca della conoscenza di ciò che la Terra può offrire (come le piante, le erbe, i cristalli, ...), è colui che muove l'energia con la forza dell'intento e della visualizzazione e la destina alla protezione e alla guarigione spirituale; sciamano è colui che viaggia tra i mondi, per poter cambiare questo mondo. Chiamatelo sciamano, stregone, sacerdote, guru, sensitivo, curandero, chiamatelo come volete, se vi piace anche "tizio strano che fa cose molto strane", ma l'essenza della cosa rimane sempre quella.
Per fare lo sciamano non serve necessariamente un copricapo eccentrico, una pelle di orso, una lunga tunica o un bastone ricurvo. Ciò che davvero è necessario può essere riassunto in due semplici cose: voglia di camminare e di intraprendere un percorso personale che si sa da dove parte ma non si sa dove porta, e soprattutto tanto, ma proprio tanto tanto cuore.
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